Molte mie spose che seguo in consulenza mi confessano di essere, ad un certo punto durante l’organizzazione e soprattuto quando si avvicina il grande giorno del matrimonio,soprafatte dal senso di ansia. Le domande che si fanno più di frequente sono queste :
“Sto facendo la cosa giusta?”
“Lo amo davvero?”
“E se poi non andiamo d’accordo?”
“sto organizzando tutto nel migliore dei modi ?”
Questi e altri mille dubbi passeranno nella testa della futura sposa anche fino a qualche ora prima di andare verso l’altare. Si chiama ansia prematrimoniale ed è assolutamente normale!
L’ansia prematrimoniale , che si verifichi un anno prima o una settimana prima del matrimonio , è una condizione molto comune nei futuri sposi, perché nasce dalla paura del cambiamento, dal timore di sbagliare, dalle incertezze del futuro, dalle aspettative, dalle ambizioni e dipende anche dal tipo di rapporto che si ha col partner.
A tutto questo si aggiungono la tensione dei preparativi, le pressioni dei parenti, il peso delle eventuali critiche e tutta una serie di numerose incombenze che ci si trova ad affrontare, in pochissimo tempo, affinché tutto risulti PERFETTO.
Il DISAGIO è segno che qualcosa sta mutando e genera naturalmente qualche perplessità. Il domani diventa un’incognita imprevedibile, con nuove gioie, ma anche nuove responsabilità, nuovi equilibri, nuove abitudini. Una cosa è certa: niente sarà mai più come prima! Un certo grado di ansia è quindi giustificata.
Sono segnali che il matrimonio “non s’ha da fare” o si possono inscrivere in quella che è la normale giostra di stress e inquietudini, tipica di questo periodo così delicato di vita della coppia?
Ovviamente l’argomento è complesso e non c’è una risposta univoca che vada bene per tutti. Ogni coppia rappresenta, infatti, una realtà a se stante, con una propria storia, proprie caratteristiche e dinamiche relazionali interne.
Spesso l’ansia prematrimoniale viene vista come qualcosa di negativo, da evitare o da cui fuggire poiché sembra indicare che probabilmente qualcosa sotto sotto non stia andando poi così bene. A ben vedere, essa risulta non solo necessaria ma anche AUSPICABILE.
Consente, infatti, ai partner di fermarsi e porsi delle domande relative a ciò che stanno facendo e al passo che stanno per compiere insieme.
Se viene vissuta con una certa consapevolezza diventa una magnifica OCCASIONE DI CRESCITA PERSONALE che contribuisce alla piena realizzazione di sé e della coppia. Imparare a conoscersi davvero è un passo importante, per andare all’altare in maniera più serena e sicuramente più consapevole. Per questo è necessario prendersi del tempo e imparare ad “ascoltare” se stessi e il partner.
Nell’University of California, a Los Angeles, un gruppo di ricercatori (Lanver et al., 2012) ha studiato che l’ansia prematrimoniale è comune ma non benigna e che, in particolare per le donne, sentirsi incerte rispetto al matrimonio prefigura angoscia.
Queste analisi indicano che l’ansia non dovrebbe semplicemente essere liquidata come esperienza normale e diffusa, o vista come qualcosa che andrà via una volta che i partner arriveranno all’altare.
I sentimenti di incertezza prematrimoniale dovrebbero essere presi sul serio, e usati come opportunità di esplorazione, superando la resistenza che molti partner avvertono all’idea di condividere i loro dubbi, per evitare che si trasformino poi in malessere coniugale, e nel peggiore dei casi in separazione.
Eccovi dei consigli che potrebbero aiutarvi gestire l’ansia da matrimonio:
Ansia prematrimoniale consigli per affrontarla
Se tutto questo non bastasse, potete rivolgervi a uno specialista che vi aiuti a inquadrare i dubbi e i sentimenti, consentendovi di gestire in modo sicuro problemi irrisolti o domande persistenti, di raggiungere un consenso su argomenti difficili, o di creare competenze attorno a specifiche aree problematiche (ad esempio, imparare a gestire meglio lo stress).
Lavner, J.A., Karney, B.R., Bradbury, T.N. (2012), “Do Cold Feet Warn of Trouble Ahead? Premarital Uncertainty and Four-Year Marital Outcomes”. In Journal of Family Psychology, vol. 26(6), pp. 1012-1017.
Se ti fa piacere la puoi contattare:
DOTT.SSA NOEMI BUO
Psicologa, Psicoterapeuta Sistemico Relazionale in formazione
e-mail: noemi.buo@outlook.com
mobile: +39 3335995370
Si Laurea nel 2015 in Psicologia Clinica e della Salute, presso l’Università Vita–Salute San Raffaele di Milano.
Dal 2016 è Iscritta alla sezione A dell’Albo professionale dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, Numero di iscrizione 19498.
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